Giorgio Milani

PROGETTI IN CORSO E APPENA CONCLUSI

SDA BOCCONI

Poetario

Masselli di calcestruzzo seminato

Diametro 6m


Nel 50esimo anniversario dalla nascita di SDA Bocconi, un’opera che ricorda il manifesto di fondazione della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano collocata nella nuova sede del Campus.

Canti ad ombre rare

SAIB, Spazio 5/A, Caorso

5 settembre 2021 / 10 gennaio 2022



La relazione tra SAIB e il mondo dell’arte non è recente: è sempre stata vissuta sottotraccia, come una passione intima. Solo da poco tempo questo interesse è uscito allo scoperto e si è palesato attraverso mostre e interventi che si svolgono nello Spazio 5/A, lo showroom aziendale a Caorso. Tra i vari linguaggi del panorama contemporaneo, quelli che indagano la materia e la superficie, che ispirano una riflessione tra l’uomo, le attività produttive e l’ambiente, sono quelli che l’azienda sente maggiormente vicini.

Si inserisce in questo percorso la personale di Giorgio Milani (Piacenza 1946), in scena dal 5 settembre 2021 al 10 gennaio 2022. Le opere esposte appartengono alla serie Canti ad ombre rare e - come sottolinea la scrittrice Isidora Tesic - «Nascono di taglio, da un dialogo che chiama al centro di sé la parola e la sua essenza. Un incontro che porta a vita la poesia, dandole spazio, corpo, ombra. Queste poesie sono scritte brevi, per essere misura del tempo di depositarsi nello sguardo. Per scandire l’istante che colma la distanza tra occhi e cuore. Nascono per essere specchio di chi, leggendole, le accoglie».

Poesie di Luce

Cerignale, Piacenza

Facciata del Municipio


Nel piccolo comune di Cerignale, in alta Val Trebbia, Milani realizza la nuova facciata in ferro Corten del municipio. Le lamiere tagliate al laser, riproducono poesie di grandi autori italiani tra cui anche Ferdinando Cogni e Ungaretti. L’illuminazione a LED interni offre suggestivi effetti la sera.


PENSIERO D’ARRIVO

Destinazione Lambrate

Work in progress

L’opera si percorre come una trama traforata di “parole nel tempo”, secondo il fine di avvicinare il pensiero di Milano città e metropoli - casa e scoperta - speranza e progetto.

L’allestimento consiste in una quinta di poesia, realizzata con pannelli di acciaio corten lavorati a laser, che ha lo scopo di suggerire un “pensiero d’arrivo” ai passanti del giardino adiacente la linea ferroviaria. 

I versi formano un muro parlante che fiancheggia la linea ferroviaria, nei pressi della stazione di Milano Lambrate, ne sono in primo luogo la proiezione letteraria. Sono opera di poeti milanesi o lombardi sensibili alle trasformazioni sociali del secondo dopoguerra, che questa specifica stazione ferroviaria incarna in modo perfetto: luogo di mobilità; scalo di grandi industrie; centro di destinazione dei viaggiatori provenienti dal meridione del Paese – in primis gli immigrati che affollarono la “metropoli Milano” nel turbinoso sviluppo industriale degli anni Cinquanta e Sessanta; infine, oggi, luogo di sperimentazione della nuova produzione immateriale e di un nuovo abitare sulla soglia tra passato e futuro.

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